DOPO "L'INCHINO, STORIA DI UN NAUFRAGIO" UN NUOVO LIBRO SULLA SCIAGURA IN MARE

COVER DEL LIBRO "L'AFFAIRE CONCORDIA - STORIA E MISTERI"



MARA PARMEGIANI 
RACCONTA STORIE E MISTERI DEL NAUFRAGIO AL GIGLIO CHE RICORDA LA TRAGEDIA DEL "TITANIC"
A DICEMBRE ARRIVA IL SUO SECONDO LIBRO SULL'AFFAIRE CONCORDIA
DI GABRIELLA SASSONE
Quel maledetto vezzoso "inchino" di fronte all'Isola del Giglio il 13 gennaio 2012, condito sicuramente da un bel po' di distrazione e incoscienza, è costato la vita a 32 poveri innocenti che pensavano di godersi una bella e spensierata crociera un mare. Non solo: ha rovinato la vita a tanti altri passeggeri rimasti choccati e ancor oggi vittime di ansia, insonnia, crisi di panico, sindrome da stress post-traumatico. Mentre Capitan Schettino, il vigliacco, il codardo, quello che abbandona la nave tra i primi prima che coli a picco, è diventato quasi una star: va in tv, scrive libri per raccontare la sua storia e va persino a tenere una lezione all'università, tra l'indignazione generale. Schettino però non aveva fatto i conti con Mara Parmegiani, la giornalista e storica della moda che si trovava a bordo con tanto di bauli dei suoi preziosi abiti storici (finora andati dispersi), per una sfilata organizzata dinanzi a un parterre internazionale. Mara, che scrive libri a raffica, non poteva lasciarsi sfuggire un'occasione così e ha raccontato con dovizia di particolari, precisa come un chirurgo e con lo stile di un thriller, cosa veramente i suoi occhi hanno visto quella notte al Giglio. Lo schianto, la paura, il terrore, l’attesa estenuante per salire sulle scialuppe di salvataggio, scene che ricordano il "Titanic". Anche in quei momenti difficili, la Parmegiani ha cercato di tirar fuori l’animus della giornalista: oltre ad avvisare prontamente le agenzie di stampa della reale gravità dell’incidente, si è prodigata per aiutare gli altri passeggeri e far mantenere la calma a tutti. Da questa allucinante esperienza è nato un primo libro, un instant-book stampato nel 2012 un mese e mezzo dopo la sciagura: “L’inchino- Storia di un naufragio”, un affresco letterario che supera l’aridità della cronaca e assume le tinte del romanzo in cui assoluta protagonista è la verità. Ma Mara non si è fermata qui: ecco mandare in stampa un secondo libro, in libreria a dicembre : "L’Affaire Concordia – Storia e Misteri" (Rotoform Editore). Leggerlo, è come vivere quei drammatici istanti, le sequenze di una tragedia su cui la magistratura deve ancora esprimere un verdetto completo che racconti cosa accadde veramente nello specchio d’acqua antistante l’isola del Giglio, dove potrebbe far capolino addirittura la mafia russa e il riciclo di denaro. Ma i ricordi continuano a riaffiorare così come le interviste fatte quella notte al porto del Giglio dove la gente aveva bisogno di parlare, sfogarsi, approfondire una tematica accaduta a meno di un’ora di auto dal nostro litorale. La morte e la vita a confronto, le insidie del mare, il freddo della notte, la solidarietà degli abitanti dell'Isola che si prodigano per accogliere i naufraghi. Perchè la Parmegiani è tra le persone che possono raccontare di aver visto la morte in faccia a bordo della Costa Concordia.
"Sto pensando che tutte le reti televisive, e dico tutte, si sono avventate sulle nuove rivelazioni di Domnica, rivelatesi poi un flop. Ma come è possibile credere che erano in tre sull'11° ponte, per aspettare l'elicottero, Ma quale? E solo per loro? Salendo per le scale, al buio e controcorrente, inondate dalla piscina inclinata che aveva tracimato acqua a volontà e a grande velocità trascinava le persone che tentavo di scappare? Ma siamo tutti rincretiniti?", si sfoga la Parmegiani. Mentre i parenti della vittime aspettano ancora giustizia. 

MARA PARMEGIANI

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