SUL RED CARPET DI "SPECTRE OO7" ALL'AUDITORIUM CONCILIAZIONE

LA COVER DEL CAFONAL BY LUCIANO DI BACCO

IL SINDACO DIMISSIONARIO MARINO
PER DANIEL CRAIG E 
MONICA BELLUCCI. 
TUTTA LA ROMA CINEMATOGRAFICA E PRESENZIALISTA PER L'ATTESO NUOVO CAPITOLO DELLA SAGA DI JAMES BOND

Gabriella Sassone per Dagospia

Stavolta c’era. Il Sindaco dimissionario (forse sì, ma forse pure no) Ignazio Sotto-Marino, che quando serve non si trova mai e quando succedono i casini a Roma è Oltreoceano. Il Sindaco o ex Sindaco attaccato da tutti, destra, sinistra e Vaticano (il Giubileo alle porte conta, eccome se conta in questa saga del Campidoglio), forse perché non si è lasciato corrompere, anzi ha denunciato mafie e mafiette, è arrivato puntualissimo alla première italiana di “Spectre”, il nuovo attesissimo capitolo della saga 007, starring “occhi di ghiaccio” Daniel Craig e la Bond-Milf Monica Bellucci, che in quanto a sensualità e grazia straccia a tavolino anche la più perfetta delle Belen. E questa è voce di popolo. Non ce ne vogliano le ventenni, ma lo charme non ha età e le Milf quando non diventano mascheroni plastificati e orripilanti ne hanno da vendere.
Dunque, dicevamo, nella Suburra sempre più pericolosa che è diventata Roma, a cui qualcuno vuole togliere anche il ruolo di capitale morale d’Italia (vedi stamattina il presidente Anac Raffaele Cantone), la Roma dei simpatici Casamonica, degli irreprensibili prelati tutti casa e chiesa che di notte si inguattano con gigolò alla deriva che si s-vendono per un pezzo di pane, nella Roma piena di buche e voragini e di vigili che ti multano pure se respiri, nella Roma bella che somiglia sempre più al Far West dove ti ammazzano in pieno giorno e nessuno vede niente, finalmente una seratona che mancava da tempo. Ben vengano queste mondanissime e costose première cinematografiche internazionali dove si fa a cazzotti per esserci (anche solo per farsi un selfie da sbattere su Facebook davanti al cartonato gigante di Craig e dire io c’ero!) perché almeno per una notte riportano la nostra bistrattata metropoli ai fasti che ha sempre meritato. 
Diciamo la verità, lo scoop della serata è stato lui: Ignazio. Marino del resto non poteva mancare alla prima della pellicola diretta da Sam Mendes: è lui che ha dato le autorizzazioni per le riprese dello scorso febbraio e poi ha accolto il cast e il regista in Campidoglio per il solito tour turistico con affaccio dal balconcino. “Spectre 007” è stato infatti girato da una super troupe per 6 settimane + 1 a Roma, tra inseguimenti folli sopra e sotto le banchine del Tevere a Ponte Sisto con vari disagi per i romani, ma è fruttato alla Capitale 16 milioni di euro. Non solo. Un film che la fotografa così è un biglietto da visita non indifferente. Ieri sera Marino, nonostante tutto quello che sta passando da mesi, è apparso sorridente al suo ingresso all’Auditorium vestito e illuminato a festa e preso d’assalto da una folla di curiosi e fans, nonostante la pioggia fastidiosa. Ha posato accanto all’Assessore alla Cultura Giovanna Marinelli che lo scortava per il plotone di paparazzi in postazione. E’ stato accolto da fischi ma anche, bisogna essere onesti, da gente che gli ha urlato “Marino Marino non mollare!”. Segno che c’è ancora qualcuno che riesce a ragionare con la sua testa e vedere i giochi di potere fatti alle sue spalle che quasi quasi fanno perdonare le varie baggianate compiute dal Sindaco Paperino. Come ha ben capito e detto la scaltra Ferillona nostra. Tanto che qualcuno bofonchia: “Questo sta tramando qualcosa. Sennò stasera qui non si faceva vedere. E poi è troppo tranquillo e sorridente”. Ma non manca chi affonda: “Ognuno ha quel che si merita: alla première londinese c’erano i principini d’Inghilterra Harry e William con Kate, qui c’abbiamo er poro Marino”.
C’è da dire che il cinema comincia ad affascinare Ignazio: la sera che in sala usciva “Suburra” è corso all’Adriano pagando il biglietto a vedere la pellicola e prendeva appunti su un blocchetto (a chi doveva riferire?). Chissà che quella per la settima arte non diventi per lui una passione bruciante come lo è da sempre per il suo predecessore Walter Veltroni (presente anche lui alla prima).  
IL SINDACO MARINO E L'ASSESSORE MARINELLI

Archiviata la questione Ignazio, fischiato o applaudito chissenefrega, tanta bella gente si è scapiccolata all’Auditorium. Non mancava nessuno. 
Accolti da Barbara Salabè e Nicola Maccanico, vertici di Warner Bros., tanti volti di cinema: Carlo Verdone, Laura Morante, Claudio Santamaria, Alessandro Roja, Pierfrancesco Favino e Anna Ferzetti, Francesca Inaudi, Vittoria Belvedere, Nathaly Rapti Gomez, Maria Pia Calzone. Arrivano anche Francesco Gaetano Caltagirone, Ranucci, Pietro Valsecchi, Paolo Del Brocco, Enrico Vanzina, Rita Rusic, il giudice Antonio Marini, Daniela Martani col bravo attore Stefano Fresi, Darina Pavlova ceramicata e minigonnata come una ragazzina, la bionda Eleonora Albrecht, la straripante Ria Antoniu, Camilla Raznovic, Jinny Steffan con la press agent Patrizia Brandimarte e Gregorio del Gallo di Roccagiovine,  Fiammetta Cicogna, Pamela Prati, Monica Setta, lo stilista Farhad Re e chiunque è riuscito ad avere un invito e infilarsi. Beati loro! Vedendo alcuni totalmente inutili infatti è un mistero della fede capire come hanno fanno ad entrare (l’invito per noi non c’era però!). 
Il cast manda in visibilio i fans assiepati e i flash. Entrata trionfale per il regista Sam Mendes con Christoph Waltz, Daniel Craig e super Monica, sempre di nero vestita stile vedova che interpreta nella pellicola, già ammirata e applaudita alla Festa del Cinema di Roma. Si spengono le luci, la saga inizia, la quarta col faccione di Craig e i suoi occhi di ghiaccio. Poco dopo, dall’uscita secondaria i protagonisti si infilano nei macchinoni dai vetri oscurati e si dirigono a Trastevere, per una cenetta tipica all’Antica Pesa. Nello stesso ristorante amato dai divi di Hollywood erano attovagliati anche Bradley Cooper, Sienna Miller e il nostro Riccardo Scamarcio, a Roma per presentare “Il Sapore del successo”, film portato in Italia da Leone Group e Rai Cinema sulla storia dello chef due stelle Michelin Adam Jones. A fine proiezione, all’Auditorium si brinda con il drink amato da 007, il Vodka Martini “agitato e non mescolato”: party ad alta gradazione alcolica offerto da Belvedere Vodka.

IL REGISTA SAM MENDES E I SUOI DIVI

JAMES BOND-DANIEL CRAIG E MONICA BELLUCCI




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