I NUOVI BIDONI PER LA RACCOLTA DIFFERENZIATA
I NUOVI BIDONI PER LA RACCOLTA DIFFERENZIATA
LA RACCOLTA DIFFERENZIATA
CASA PER CASA
SCENE DA PANICO
Di Gabriella Sassone
Ama ha consegnato a ogni condominio degli eleganti contenitori
in metallo plastificato o in plastica metallizzata, almeno quattro per ogni
scala o ingresso, differenziate con i colori (rosso, nero, blu, bianco…) e la
scritte con il materiale da destinarvi. Contenitori piazzati subito dopo il
portone di casa o i cancelli dei giardini. I rifiuti sono vostri e ve li tenete
in casa, li metterete fuori secondo i giorni prestabiliti alle 07 del mattino,
quando passerà un mezzo Ama a raccoglierli. Buste con identiche identificazioni,
scritte, istruzioni sono state consegnate a famiglie e inquilini. Anche
dépliant con le istruzioni. Insomma per buttare le bucce di banane, le lische
di pesce bisogna studiare. Guai a sbagliare, pena grosse multe. I contenitori
per la raccolta differenziata sono in scala ridotta rispetto ai grandi
contenitori situati sulla pubblica strada, molti dei quali sono stati
prelevati nottetempo e al loro posto sono state piazzate delle gigantesche
campane adibite esclusivamente alla raccolta del vetro. Cittadini,
inquilini, condòmini sono alle prese con i problemi della raccolta: qua i
residui di cibo, là la plastica, in quell’altro la carta, nell’altro ancora i
non definibili e non identificabili materiali non riciclabili. Un’operazione
che richiede più tempo, cura e attenzione della stessa cucina, del pranzo o
della cena, peraltro sempre più magra in questi tempi di crisi economica e di
deflazione dei consumi.
Si sta assistendo a scene che sarebbero da panico
se non fossero ridicole. Non è raro vedere distinte signore o uomini in giacca
e cravatta che prima andavano a depositare nei secchioni sotto casa un paio di
sacchetti riempiti alla meglio mettersi in macchina con le nuove
borse e andare alla ricerca dei vecchi contenitori che nono stati
eliminati dappertutto. Al contrario. Solo qualche rione – almeno a Roma – è
stato privilegiato – o punito, a seconda dei punti di vista – con la consegna
dei civettuoli mini contenitori condominiali e con le belle buste casalinghe.
Anche i cercatori d’oro (si dice di zingari o altri) che infilavano la
testa dentro l’enorme coperchio dei bidoni, rischiando la decapitazione,
devono girare più alla larga, cercando i bidoni sopravvissuti al furore
ecologista. Ma per loro non è un problema. Molti lo fanno sistematicamente, a
gruppi, muovendosi con carcasse o auto d’epoca. Quando l’intera operazione sarà
compiuta, non è escluso che i cercatori clandestini penetrino oltre i cancelli
negli spazi condominiali per proseguire la ricerca dentro i mini contenitori
che possono contenere dei preziosi ancora più interessanti che non quelli
del passato. Un’altra insidia furtaiola. Un altro motivo di
preoccupazione. C’è da chiedersi quanto durerà l’operazione e dove vanno
a finire, almeno in una grande metropoli come Roma, gli arrugginiti e
smandruppati vecchi bidoni. Ci sarà un cimitero analogo a quello delle
carcasse delle auto, che peraltro arricchiscono molti per la vendita di
pezzi e di motori andati in agonia o defunti?
I Condomini, cioè i
proprietari di case, si sono riuniti in assemblea per
prendere le decisioni del caso. Dove situare i bidoncini? Ah no, qui
davanti, no. E a chi affidare l’incarico di collocare all’esterno il
contenitore che deve essere svuotato? Al portiere, se c’è un portiere. Che vorrà
un congruo aumento. A un capo-scala. O assumere un addetto specializzato.
Insomma, dove prima bastava una sola operazione, adesso ne occorrono almeno
due, se non più. C’è un calendario per ogni tipologia di rifiuto da collocare
dove gli addetti, passando col camioncino, possono ritirarlo. Oggi uno, domani
un altro. Ci vorrà l’elenco, come per le medicine da assumere.
Certo il problema dei rifiuti è grave. Siamo troppi e
consumiamo troppo. Troppa carta, troppe buste, troppa frutta incellofanata,
troppe lattine, troppe bottiglie. Ma questa è la soluzione ottimale? Quanta e
quale sopratassa sulla Tari appiopperanno i Comuni ai cittadini, alle famiglie,
per aver loro fornito contenitori domestici e buste casalinghe? E quanto è
costata questa operazione al Paese, alla Comunità che chiede riduzione delle
tasse, rilancio, lavoro? Non ci meraviglieremmo se un giorno dovessero spuntare
interrogativi dietro a questa complessa operazione, pur consci che il problema
dell’igiene ambientale, dei rifiuti, della tutela ecologica, andava affrontato
e risolto non v’è dubbio. Troppa sporcizia sulle strade, troppi rifiuti, di
ogni genere, con buste e sacchi abbandonati a terra, specie da parte di
anziani. Ma ora? La pulizia in strada non è trasferita davanti a casa, sotto il
naso delle persone? E accanto al contenitore esposto sul marciapiede o sul
ciglio della strada non si vedono già sacchetti che non hanno trovato
ospitalità nella scatola? Se già prima, malgrado i cassoni giganti, si
lasciavano grossi cartoni, sedie sgangherate, vecchi televisori, non avverrà
pure adesso? Allora di dovrà dare la caccia al colpevole. Dagli all’untore.
Torna la nuova peste di manzoniana memoria.
LA RACCOLTA DIFFERENZIATA VERSIONE GIOCO PER BAMBINI
Commenti
Posta un commento
La sottoscritta non è responsabile per quanto pubblicato dai lettori nei commenti ad ogni post.
Verranno cancellati i commenti ritenuti offensivi o lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di terzi, di genere spam, razzisti o che contengano dati personali non conformi al rispetto delle norme sulla Privacy.
In particolare verrà eliminato qualunque commento che, a insindacabile giudizio dell’autore:
- sia illecito, diffamatorio, razzista o calunnioso
- istighi all’odio o alla violenza
- sia lesivo nei confronti di persone, istituzioni, religioni
- sia lesivo della privacy altrui
- che possa arrecare danno a minori di età
- sia lesivo nei confronti di marchi, brevetti e contenuti protetti da copyright
- contenga dati personali di terzi
- utilizzi impropriamente il mezzo per promuovere o pubblicizzare attività commerciali