MODELLE TABLEAU VIVANT
MODA E POESIA PER CELEBRARE IL TALENTO CREATIVO
DELLO "STILISTA DEL SOGNO"
DI GABRIELLA SASSONE
Il posto è suggestivo, trasuda sapere e mistero, l'atmosfera è pregna di ricordi ed emozioni, mettici poi l'estro stilistico del grande Raniero Gattinoni con le sue storiche e irripetibili creazioni dipinte a mano, vanto della Maison, in bella mostra su manichini e indossate da modelle in posa come tableau-vivant. L'attrice Sabrina Knaflitz, moglie di Alessandro Gassman, e Pino Strabioli leggono poesie del couturier raccolte nel libro “E sarà che il Tempo cancella le immagini”, a cura della storica della moda Bonizza Giordani Aragno, che svelano la personalità genuina di Raniero, uno per cui la dimensione pubblica e privata erano ben distinte. Mercoledì scorso, i prestigiosi
saloni di lettura della seicentesca Biblioteca Angelica si sono spalancati per accogliere l’evento
“Lo Stilista del Sogno” dove moda
e poesia si sono incontrate per celebrare il genio creativo che scrisse pagine importanti
della moda italiana.
Era il 1982 l’anno in cui lanciò,
insieme al mitico Stefano Dominella, attuale Presidente della Maison, per la prima
volta sulle passerelle milanesi la linea prêt-à-porter della storica casa di
alta moda fondata dalla madre, Madame Fernanda Gattinoni, celebre couturière
nella Roma della Dolce Vita. Raniero iniziò a disegnare abiti quasi per gioco e
non voleva essere definito figlio d'arte, anzi. Per tutti era “lo Stilista del
Sogno” in virtù della sua particolare alta moda, vocazione tramandatagli dall'educazione familiare, e
della sua inclinazione a sviluppare nuovi progetti concepiti nel suo vasto
universo intellettuale.
"Non si tratta di creare abiti ma di intraprendere una ricerca, una
interpretazione storico culturale della realtà", diceva sempre Raniero. Lo stilista proponeva
una moda nuova per ogni stagione reinventando, negli anni ‘90, un'alta moda
giovane dove l'abilità sartoriale incontrava l'ironia contemporanea.
Memorabili le partecipazioni a “Donna sotto le stelle”: la provocazione
diventava una nuova tipologia di comunicazione di moda. Non solo un sensibile
creativo ma anche un uomo con profondo spirito poetico. Da una parte il lavoro nella moda, in
quel mondo che definiva un po’ frivolo ed esclusivo e da cui fuggiva. Nella
sfera privata coltivava, invece, la sua vita intellettuale, la sua casa, i suoi
amici artisti e le sue poesie che rappresentavano il suo rifugio lontano da
quella mondanità ricca di forma ma così povera di contenuto.
L’evento ha voluto esaltare
l’importanza della figura di Raniero Gattinoni, prematuramente scomparso nel
1993, creando un suggestivo percorso tra arte, moda e poesia. Dall’archivio
storico, in mostra capolavori di alto artigianato come le giacche e le gonne dipinte
a mano, tecnica prediletta dallo stilista, gli armonici volumi della collezione
Orlando, dedicata alla metamorfosi raccontata nel libro di Virginia Woolf,
rappresentata dalle iconiche camicie, 40 tavole di ricamo esposte sui leggii
della maestosa Sala di lettura. Incanta tutti il suggestivo tableau vivant con le 40 creazioni
del designer-poeta indossate da modelle ed esibite su manichini. Ad accogliere
gli ospiti, Stefano Dominella che, parlando del socio e amico Raniero, si
commuove. Lunga e nutrita la lista degli invitati tra cui Pippo Baudo, Marisela
Federici, Eleonora Daniele, Adriana Volpe, Vincent Candela, Fioretta Mari, Massimo Giletti, Enrica Bonaccorti, Elsa Martinelli, Barbara Bouchet. Una presentazione-racconto
dove la moda e l’ars poetica di Raniero Gattinoni si sono incontrate idealmente in un'atmosfera magica,
per rendere omaggio allo stilista-poeta che, in poco tempo, entrò nel cuore di
tutti.
LA BIBLIOTECA ANGELICA
MODELLE TABLEAU VIVANT
ADRIANA VOLPE TRA LE MODELLE
ELISABETTA PELLINI
MODELLE TABLEAU VIVANT
MARISELA FEDERICI
MASSIMO GILETTI CON GUGLIELMO MARIOTTO
GUILLERMO MARIOTTO, STILISTA DELLA MAISON GATTINONI
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