CANDELINE AL RISTORANTE OPERA

LA COVER DI DAGOSPIA BY LUCIANO DI BACCO


COMPLEANNO "RAINBOW" E MOLTO FROCIAROLO PER I 68 ANNI DEL SEN. ANTONIO RAZZI MENTRE SI INFUOCA AL SENATO LA BATTAGLIA PER 
IL DDL CIRINNA'

Gabriella Sassone per Dagospia

  
Compleanno molto “rainbow”, per non dire iper frociarolo e un pizzico gender, con tanto di auguri in diretta del suo President Silvio Berlusconi come ciliegina sulla torta. Seguiti da quelli di un più malinconico Lino Banfi che ricorda il tempo che passa e la vecchiaia che incombe. 
Antonio Razzi, il simpatico senatore forzista imitato da Maurizio Crozza (ma l’originale è “oltre”, fidatevi!) e destinato a diventare un personaggio tv alla stregua di “Viperetta” Massimo Ferrero, ha festeggiato ieri sera a Roma i suoi 68 anni. 
Attovagliando al ristorante Opera di Vittoria Vullo, di fronte Castel Sant’Angelo, una trentina di amici, selezionati tra quelli che frequenta ultimamente a Roma. Noi c’eravamo, in esclusiva. Ad organizzare i festeggiamenti al buon Antonio, tipetto anticonformista e spesso sopra le righe, è stata la mondanissima Mara Keplero con Carmen Carone, con cui Razzi si attovaglia spesso e volentieri la sera quando esce dal Senato. A presentare la Keplero a Razzi e fare questo danno sono stata proprio io, lo scorso 1° dicembre, ad un party in discoteca che avevo organizzato per il lancio di una scuola d’inglese: da lì, telefonata dopo telefonata, è sbocciata l’amicizia tra i due. 
Ma nessun pensiero maligno e peccaminoso, per carità: al fianco del senatore canterino (o rockstar come lo chiama Vladimir Luxuria) c’è la moglie Maria, bellezza spagnola con cui è sposato da 40 anni. “E le sono sempre stato fedele”, chiarisce subito lui. “Rido e scherzo con tutte, ma nel mio cuore c’è sempre e solo lei”. Peccato che la dolce signora Maria, dal sensuale accento spagnoleggiante stile Rocìo Munoz Morales, dinanzi alla torta tutta frutta, quando tutti urlavano “Bacio, bacio”, ha freddato così i bollenti spiriti del maritino:” Ma quale bacio! Il tempo delle mele è finito per noi!”. Risate generali, a celare un minimo di imbarazzo. 
Ma alla fine, anche per accontentare il nostro fotografo Luciano Di Bacco, Maria lo ha baciato davanti ai flash e agli Smartphone incandescenti. Più sulla guancia che sulla bocca, ma va bene così.
Proprio in questi giorni che l’aula del Senato è infuocata con il ddl Cirinnà, per regolarizzare finalmente i diritti del popolo Lgbt, Razzi ha chiamato a raccolta molti amici gay. Per dimostrare che lui sta dalla loro parte, è “rainbow” davvero, anche senza legarsi nastrini arcobaleno al polso. Dinanzi a tutti ha ribadito ancora una volta di essere favorevole alle unioni civili ma non alla stepchild adoption. E da lì non schioda. Anche se persino 400 personaggi stranoti della cultura, della musica, dell’arte e dello spettacolo, da Ramazzotti a Bolle, dalla Pausini a Paolo Virzì, hanno firmato una lettera-appello al Parlamento contro la correzione della legge, perchè “è un’occasione storica per fare un primo passo verso il riconoscimento di diritti civili e umani fondamentali”. Lo stesso PittiBimbo Renzi ha sottolineato l’urgenza di chiudere presto al Senato per mettere fine a un lungo rinvio costante.
Al desco di Razzi, ecco il 26enne nuovo presidente del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, Mario Colamarino, accompagnato da quel fusto del pierre di Muccassassina Juri Attili. Colamarino racconta di essere stato appena ricevuto da Renzi a Palazzo Chigi con altri componenti dei movimenti Lgbt: “Tranquilli che la legge passa”, li ha rassicurati il Premier. Sì ma come?
Arriva una giornalista inviata dal programma tv de La7 “L’aria che tira”. Intervista con la telecamera Razzi e Colamarino. “Senatore chi era Mario Mieli?”. E lui: “Chi era? Un intellettuale? Poco importa, chissenefrega, a me interessa sapere solo che Colamarino è una brava persona”. E anche stavolta la gag tv è servita. In puro Iene style.  
Ecco anche il truccatore Rai Luca Leurini con lo stilista Mario Orfei (“Siamo una coppia di fatto noi”, ripetono i due), gli imprenditori pescaresi Salvatore Benfatto, Marco Gilli e Roberto Belletti, la stilista ex modella Iuliana Mihai, Nadia Chebba, proprietaria dell’albergo romano dove alloggia sempre Razzi. Lo sguardo cade su un bel giovanotto un po’ timido: è Fra' Matteo, un frate cappuccino di San Giovanni Rotondo che non porta neanche il clergyman, figuriamoci il saio, e spesso si incontra alle serate mondane romane. E’ scortato dall’amico Fabio Verile, avvocato della Curia Generale dei Frati Cappuccini. Al senatore ha portato in dono un rosario benedetto da Padre Pio e un crocifisso d’oro.  
Si mangia, si chiacchiera, si brinda, ci si “selfa” tutti con tutti. Antonio, il senatore che la scorsa estate è salito sul palco del Gay Village per gorgheggiare e  “sculettare” insieme a Luxuria il remix della sua canzone “Famme Cantà”, si alza, gira tra i tavoli e ha una parola per chiunque. E’ contento. 
Ma va in brodo di giuggiole solo quando, a due minuti dalla mezzanotte, squilla il suo cellulare. Risponde: è Silvio. Mette in vivavoce per far sentire a tutti l’inconfondibile voce di Papi, manco fosse l’oracolo di Delfi, che chiama da Villa San Martino. Scusandosi per non essere riuscito a partecipare alla serata, Berlusconi dice: “Ho molti impegni ma non potevo far arrivare la mezzanotte senza farti gli auguri per il tuo compleanno”. E poi, cazzarando un po’, come è nel suo stile, lo saluta così: “Forza Milan, Forza Roma, tanti auguri caro Antonio e fatti li cazzi tuoi!”. Ovvero una delle battute più note di Razzi, che se l’era stampata pure sulla T-shirt. 
Ora, dopo la telefonata del suo Presidente, Antonio è davvero contento. Questo sì che è un compleanno. Il telefono squilla ancora: ecco gli auguri di Lino Banfi, che si dilunga in chiacchiere con lui. Insomma, anche senza Valeria Marini che esce dalla torta storpiando “Happy Birthday” si può passare un genetliaco felice. Happy Birthday anche da parte nostra, Razzi! E fatte sempre li cazzi tuoi (che campi 100 anni!).

BRINDISI FINALE PER I 68 ANNI DEL SEN. RAZZI (FOTO ADRIANO DI BENEDETTO)







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