LA COVER DEL CAFONAL DI DAGOSPIA BY LUCIANO DI BACCO
TONY HADLEY DEGLI SPANDAU BALLETT
MILF, MILFONE E COUGAR SCATENATE PER TONY HADLEY
DIRETTO DA GERARDO DI LELLA PARTERRE DE ROI
PER RICORDARE "THE VOICE"
NEL CENTENARIO DELLA NASCITA
Gabriella Sassone per Dagospia
Folla di Milf, Milfone e Super Cougar, svippate e non,
scatenate come non mai. Le over 50 tirate a lucido cercano di intrufolarsi in
camerino per salutare, baciare, stringere la mano e farsi un selfie di rito con
il loro idolo: Anthony Patrick “Tony” Hadley, classe 1960, che ha appena
infiammato la Sala Santa Cecilia dell’Auditorium di Renzo Piano. Sono le stesse
fans cresciutelle e ora s-botulinate e con tette gonfiate a mestiere dai
gommisti-chirurghi che negli anni ’80 si strappavano i capelli per il New
Romantic Tony, frontman degli Spandau Ballet, band cult all’epoca rivale dei
più pop-rock Duran Duran. Grande successo domenica sera per il “Memorial
Concert” dedicato a Frank Sinatra, considerato uno dei maggiori cantanti a
stelle e strisce di tutti i tempi, altro che le Madonne e le Lady Gaga svociate
tutte sesso, balletti osè, ammiccamenti al limite del porno e outfit
provocatori.
GERARDO DI LELLA, PIPPO BAUDO, TONY HADLEY
A volere con tutto il cuore questa seratona amarcord, idearla e
organizzarla, è stato il maestro Gerardo Di Lella, per omaggiare “The Voice” a
cento anni dalla sua nascita, nel lontano 12 dicembre 1915. E’ stato sempre il
caparbio Di Lella a chiedere a Tony Hadley di prendere parte al progetto. “Ci
ho messo 2 secondi per dirgli sì”, confessa il cantante inglese, ancora un gran
bell’uomo che molte si spupazzerebbero. “Sinatra lo conobbi a soli 17 anni a
Londra: io muovevo i primi passi nella musica con la mia band. Lui non ha mai
mollato, anche quando perse la voce e ebbe tanti problemi: per questo è un
esempio per tutti noi, nella vita bisogna sempre andare avanti, mai
arrendersi”.
Tutto esaurito nella Sala Santa Cecilia, la più grande
dell’Auditorium, 2.800 posti e acustica quasi perfetta, biglietti dai 28 ai 65
euro. Standing ovation finale nelle prime file e applausi a scena aperta per
questo romantico concerto con 18 brani leggendari che ricordano la voce e lo
stile inconfondibile di Frank, indenne a qualsiasi mutamento delle varie mode
musicali. La “Gerardo Di Lella Swing O’rchestra” composta da 30 elementi è
impeccabile. Si parte con "Fly Me To The
Moon", "For Once In My Life" e "That's life"; si passa
a "Come Fly With Me", "The Best Is Yet ToCome" e "The
Lady Is A Tramp". Immancabili "My Way", "New York, New
York" e "I've Got You Under My Skin", con un omaggio
all’imminente Natale.
E’ la prima volta che Hadley si cimenta nel repertorio di
“The Voice”. Ma sembra che lo abbia sempre fatto. Apprezzano i musicisti e i
cantanti presenti nel parterre: la mitica Rita Pavone con la sua zazzera
inconfondibile, Fausto Leali, Gazebo, il jazzista Lino Patruno (il più attento
e critico di tutti da buon intenditore), Elena Bonelli col compagno Adriano
Cerasi, il maestro Agostino Penna.
Pochi li conoscono e li riconoscono ma nel parterre brillano
vari ambasciatori col loro seguito: John R. Phillips (Usa), Kessller
(Svizzera), Fink (Lussemburgo), Francisco Javier Elorza Caveng (Spagna), Sheikh
Ali Kaled Al Sabah (Kuwait).
In estasi anche Fausto e Lella Bertinotti, grandi amici di Di
Lella, Erminia Manfredi, Lando Buzzanca, Barbara De Rossi e Patrizia Pellegrino
con i rispettivi boys, Sabrina Impacciatore, Anna Fendi con Pino Tedesco,
Giancarlo Abete con l’avvocato Ottolino Giugni, il Prefetto Fulvio Rocco,
Antonio Paris, Fabrizio Maffei, Lucrezia Agnes, Rosanna Lambertucci, Christian
Marazziti. Pippo Baudo c’è: ascolta i primi brani poi si sposta nella Sala
Petrassi (seguito da altri) dove il mondo del cinema e delle fiction, intanto,
omaggia con una seratona presentata da Lina Sastri la scomparsa Virna Lisi e
premia la solita Margherita Buy (Margherita dicci dove li metti in casa tutti
questi riconoscimenti, per favore! Ci vuole una stanza solo per loro) davanti a
un Gabriel Garko impomatato, una Ursula Andress resuscitata, la Letta family al
gran completo, Carlo Vanzina, il bell’Arfio Marchini, il presidente del Coni
Giovanni Malagò col padre Vincenzo e la sorella Francesca, i produttori Guido
Lombardo, Andrea Occhipinti, Alberto Tarallo, la coppia d’oro Valsecchi-Nesbitt
e via di questo passo.
I presenzialisti del generone romano sempre mondano non
mancano: ecco Berta Zezza, i principi redivivi Vittoria e Manfred
Windisch-Graetz, Roberto E. Wirth, Daniela Jacorossi, Fabiana Balestra, Chantal
Montanarella, il presidente del Bioparco Federico Coccia, Marisa Stirpe con la
figlia Camilla Morabito, Aldo Spallone (ex marito di Berta Zezza) con la
compagna Alessandra, il prof. Francesco Bove con la moglie Rosanna e tanti
altri. Giornalisti, flash scatenati e telecamere a gogò.
A fine concerto, dopo
i selfie, i saluti, gli abbracci e i complimenti di rito, la panza gorgoglia e
si deve mangiare. Berta Zezza, regina delle Relazioni Esterne e Commerciali Di
Musica per Roma, apparecchia una cenetta per i suoi intimi al vicino “Red”.
Hadley e Di Lella vengono festeggiati a “La Villa” di Tony Bianchi e Gigi
Guarasci al Fleming. Pochi amici ammessi a corte. Arriva Rita Pavone che per
celebrare i suoi 70 anni ha pubblicato la biografia “Tutti pazzi per Rita. La
mia vita, i miei sogni, la mia voglia di cantare”, seguita da Fausto Leali e
Gazebo.
Hadley è gentile e per nulla divo (imparate care squinzie nostrane,
imparate): mangia qualcosa, saluta tutti, si mette in posa a richiesta per i
flash e coccola la figlioletta bionda Zara, nata dall’unione con Alison Evers, che
ha sostituito nel suo cuore dopo 20 anni di matrimonio la moglie Leonie da cui
ha avuto 3 figli. “Tra poche ore riparto, peccato”, dice. Di Lella è
raggiante: “Un concerto così lo rifarei pure stasera. Ma tenetemi d’occhio
perché di progetti belli ne ho altri”. Il primo altri non è che il Concerto di
Capodanno, “Roma Caput Musicae”, in scena il 1° gennaio sempre nella Sala Santa
Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica con la “Gerardo Di Lella Grand
Orchestra” di 70 elementi che eseguirà i brani del cinema italiano famosi nel
mondo.
GERARDO DI LELLA SUL PALCO
GERARDO DI LELLA, RITA PAVONE, LANDO BUZZANCA
TONY HADLEY CON LA SAX
LINO PATRUNO CON LA SAX (FOTO ARRIGA)
IL PRESIDENTE DEL BIOPARCO FEDERICO COCCìA E LA SAX (FOTO ARRIGA)
LA MITICA RITA PAVONE CON GABRY SAX
FANS SFEGATATE DI GERARDO DI LELLA:
DANIELA JACOROSSI, I PRINCIPI MANFRED E VITTORIA WINDISCH-GRAETZ, FABIANA BALESTRA E CHANTAL MONTANARELLA (FOTO ARRIGA)
Commenti
Posta un commento
La sottoscritta non è responsabile per quanto pubblicato dai lettori nei commenti ad ogni post.
Verranno cancellati i commenti ritenuti offensivi o lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di terzi, di genere spam, razzisti o che contengano dati personali non conformi al rispetto delle norme sulla Privacy.
In particolare verrà eliminato qualunque commento che, a insindacabile giudizio dell’autore:
- sia illecito, diffamatorio, razzista o calunnioso
- istighi all’odio o alla violenza
- sia lesivo nei confronti di persone, istituzioni, religioni
- sia lesivo della privacy altrui
- che possa arrecare danno a minori di età
- sia lesivo nei confronti di marchi, brevetti e contenuti protetti da copyright
- contenga dati personali di terzi
- utilizzi impropriamente il mezzo per promuovere o pubblicizzare attività commerciali