Eleonora Giorgi, una nobildonna resiliente

Gabriella Sassone per Dagospia. Estratto dell'articolo del 2018, riproposto in omaggio alla Giorgi.

Lei è una (ex) contessa, non per natali ma per matrimonio. Una però che non si è mai vantata di questo titolo, né ai tempi delle sue nozze né adesso. 



L'attrice e regista di lungo corso, infatti,  è stata la prima moglie di Angelo Rizzoli, detto Angelone, editore e produttore cinematografico che diresse la Rizzoli Editore. Eleonora lo sposò a Venezia nel 1979, incinta di 5 mesi del suo primogenito Andrea. Non tutti sanno però che Angelo poteva sfoggiare il titolo di conte grazie al nonno Angelo senior, capostipite della dinastia, detto il cumenda, scomparso nel 1970. Un uomo tosto e gran lavoratore come non ne fanno più, una sorta di Re Mida che seppur nato in povertà e cresciuto in orfanatrofio seppe trasformare in oro tutto quello che toccava: da una piccola tipografia di Milano creò un impero editoriale. 




Per i suo meriti, in vita, ottenne non solo il titolo di Cavaliere del Lavoro, ma fu insignito il 6 aprile 1967 del titolo di Conte dal Re d'Italia Umberto di Savoia, in esilio a Cascais. Conte dunque divenne poi suo nipote Angelo, nel 1983, alla morte del padre Andrea. E contessa di riflesso la di lui moglie Eleonora Giorgi. Se la Giorgi non avesse fatto annullare il matrimonio dalla Sacra Rota dopo aver chiesto la separazione nel 1984,  a tutt'oggi potrebbe vantarsi di questo titolo. Che è rimasto però a suo figlio primogenito Andrea Rizzoli.


A confermarci il titolo è Andrea Borella, esperto di araldica e direttore dell’Annuario della Nobiltà Italiana, che ci invia anche lo stemma nobiliare della famiglia Rizzoli e la pagina che riguarda questa dinastia. L’annuario, fondato nel lontano 1878, è un repertorio periodico genealogico, anagrafico ed araldico privato sulle famiglie nobili italiane, fiorenti ed estinte, e sulle famiglie "notabili" italiane (casate storicamente in possesso di stemma e con vita more nobilium), un librone con cadenza oggi circa quadriennale. "L’inserimento nell’opera, la pubblicazione e l’aggiornamento sono gratuiti e svincolati dall’acquisto o meno del volume stesso" ci tiene a precisare Borella. 



Commenti